Articolo molto interessante. Io me lo sto chiedendo e penso di non avere una risposta univoca. Io faccio contenuti per raccontare il mondo dei videogiochi, dei libri e sull’intelligenza artificiale, ma non so se può bastare come risposta .
Articolo interessantissimo. Io da qualche anno ho deciso di occuparmi esclusivamente di formazione. So che è semplice e forse banale, ma la ricetta che ho trovato per svincolarmi dalle logiche degli algoritmi, in quel famoso treno giapponese chi sale, sale, gli altri....
mi ha colpito molto questa newsletter. Da poco ho iniziato anch’io a scrivere su Substack, e sebbene all’inizio l’idea fosse di farlo principalmente per me stessa, mi accorgo che il vero motore è il desiderio di creare qualcosa che risuoni con qualcuno, fosse anche solo una persona.
La storia di Kana, romanzata o meno, è un perfetto promemoria di quanto possa essere potente un contenuto quando si sa esattamente per chi lo si sta creando. Mi auguro di non perdere quella spinta a scrivere per il “chi” giusto, anche se i vagoni restano semivuoti.
Articolo molto interessante. Io me lo sto chiedendo e penso di non avere una risposta univoca. Io faccio contenuti per raccontare il mondo dei videogiochi, dei libri e sull’intelligenza artificiale, ma non so se può bastare come risposta .
Articolo interessantissimo. Io da qualche anno ho deciso di occuparmi esclusivamente di formazione. So che è semplice e forse banale, ma la ricetta che ho trovato per svincolarmi dalle logiche degli algoritmi, in quel famoso treno giapponese chi sale, sale, gli altri....
Ciao Valerio,
mi ha colpito molto questa newsletter. Da poco ho iniziato anch’io a scrivere su Substack, e sebbene all’inizio l’idea fosse di farlo principalmente per me stessa, mi accorgo che il vero motore è il desiderio di creare qualcosa che risuoni con qualcuno, fosse anche solo una persona.
La storia di Kana, romanzata o meno, è un perfetto promemoria di quanto possa essere potente un contenuto quando si sa esattamente per chi lo si sta creando. Mi auguro di non perdere quella spinta a scrivere per il “chi” giusto, anche se i vagoni restano semivuoti.
Grazie!