Certa complessità finisce anche per rubarci tempo prezioso, aumentare inutilmente il livello di attenzione e cura richiesto per compiere un’azione che nella maggior parte dei casi sappiamo già fare. Un paio d’anni fa ho acquistato uno spazzolino elettronico Oral-B della linea iO, corredato di app che ti invita a completare sfide giornaliere e altre performance in nome della salute. Per me fa presto a diventare l’ennesima cosa di cui preoccuparmi senza motivo alcuno.
Ps. In italiano, l’ossessione per il prefissoide “smart” ne ha anche ampliato il campo semantico da “intelligente” a “basato sull’utilizzo di tecnologia”, quando quest’ultimo non è necessariamente sinonimo del primo. “smart-working” non esiste in inglese nel contesto in cui lo si usa in italiano, e non verrebbe neanche interpretato da un parlante nativo, intuitivamente, come “lavoro basato sull’utilizzo della tecnologia”: è in lingua italiana che “smart” ha assunto questa accezione quasi esclusiva a partire dal proliferarsi del prefissoide
Certa complessità finisce anche per rubarci tempo prezioso, aumentare inutilmente il livello di attenzione e cura richiesto per compiere un’azione che nella maggior parte dei casi sappiamo già fare. Un paio d’anni fa ho acquistato uno spazzolino elettronico Oral-B della linea iO, corredato di app che ti invita a completare sfide giornaliere e altre performance in nome della salute. Per me fa presto a diventare l’ennesima cosa di cui preoccuparmi senza motivo alcuno.
Ps. In italiano, l’ossessione per il prefissoide “smart” ne ha anche ampliato il campo semantico da “intelligente” a “basato sull’utilizzo di tecnologia”, quando quest’ultimo non è necessariamente sinonimo del primo. “smart-working” non esiste in inglese nel contesto in cui lo si usa in italiano, e non verrebbe neanche interpretato da un parlante nativo, intuitivamente, come “lavoro basato sull’utilizzo della tecnologia”: è in lingua italiana che “smart” ha assunto questa accezione quasi esclusiva a partire dal proliferarsi del prefissoide