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Il nuovo web oscuro. E il nostro fuoco.

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Il nuovo web oscuro. E il nostro fuoco.

Nuove forze, su internet, sono già in atto. Tu da che parte stai?

Valerio Bassan
Dec 16, 2022
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Ciao,

sei su Ellissi, la newsletter che ti accompagna alla scoperta del futuro dei media e delle nuove economie del digitale. Io sono Valerio Bassan.

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Il nuovo web oscuro

In uno dei miei libri preferiti, La Strada, Cormac McCarthy traccia la geografia di un post-mondo.

Un luogo oscuro, perduto, che “non si può riaggiustare”.

Al centro della storia ci sono un padre e un figlio, che vagano tra boschi bruciati e case depredate, cercando di sopravvivere.

Loro “portano il fuoco”, e a questa idea si aggrappano nel tentativo di salvarsi.

Tutt’intorno però la desolazione sembra soverchiarli, schiacciati sotto a un cielo nero senza un orizzonte.

Noi siamo i suoi profeti

Anche internet, nel corso del 2022, sembra essere scivolato verso l’inizio di una nuova era oscura.

Per capirlo basterebbe riepilogare quello che è successo negli ultimi mesi:

  • La guerra in Ucraina ha contribuito a frammentare ancora di più i social e svelato le loro ipocrisie;

  • Le intelligenze artificiali ormai utilizzano gli umani come assistenti;

  • Le cripto hanno già mostrato il proprio lato peggiore, mentre i loro guru vengono arrestati per truffa alle Bahamas;

  • L’unico vero impatto del metaverso di Meta è stato, per ora, causare 11.000 licenziamenti;

  • Uno degli uomini più ricchi del mondo si è comprato un social network — e ora lo utilizza come un megafono per fare propaganda, strizzare l’occhio ai complottisti e insultare comunità marginalizzate;

  • Il creator più seguito su YouTube promuove il culto del denaro attraverso bislacchi reality show estremi;

  • Infine, come se non bastasse, il video più visto su TikTok in USA è quello di uno chef che costruisce una giraffa di cioccolato.

È questo l’internet che sognavamo? Direi di no.

È questo l’internet che ci meritiamo? Spero di no. Ma non ne sono sicuro.

Più che una crisi di mezza età, sembra un’involuzione.

Osservando i fatti, è difficile ripensare alla promessa iniziale della rete - quella di uno spazio digitale aperto, libero e collaborativo - senza dire: forse ci siamo illusi.

Forse aveva ragione Cormac McCarthy, quando in La Strada scriveva: “Non c'è nessun Dio e noi siamo i suoi profeti”.

Lo spiraglio

Eppure credo che una parte di quello spirito, di quella promessa iniziale, non sia ancora svanita del tutto.

Internet è ancora uno spazio in cui proliferano creatività, spontaneità, idee, relazioni.

Ce ne sono tanti che, nonostante tutto, “portano il fuoco”.

Tanti come Aaron Swartz, della cui scomparsa si celebrerà a gennaio il decimo anniversario.

Swartz, che aveva lasciato la scuola per dedicarsi alla costruzione di un web più aperto ed equo possibile, aveva spiegato che cosa lo guidasse: la curiosità.

“La curiosità aumenta a mano a mano che la alimenti”, scrisse una volta.

“Ogni cosa nuova che apprendi è composta da tante parti e connessioni, ognuna delle quali stimola il tuo interesse. Vuoi saperne sempre di più, fino al punto in cui quasi tutto ti sembra interessante. E quando questo succede, imparare diventa semplicissimo”.

Ci servirà tutto questo fuoco, tutta questa curiosità, per tornare a illuminare la strada.

Nuove forze decentralizzanti e generate dal basso sono già in moto.

Nuove piattaforme alternative sono già nate, altre ne nasceranno.

Nuove tecnologie stanno per diventare mature e alla portata di tutti.

L’importante è - anche nel nostro piccolo - scegliere in che direzione vogliamo andare, quale sentiero percorrere.

È il momento di schierarsi. Combattendo l’idea che ciò che oggi è non possa cambiare mai.

“Mai è un sacco di tempo”, scriveva McCarthy.

E secondo me le cose, su internet, stanno già cambiando.

Continueranno a farlo, che lo vogliamo oppure no.

Alla prossima Ellissi
Valerio

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Nella mia reading list

🟡 L’età dell’oro delle streaming wars è già finita?

🟡 In pochi ne hanno parlato, ma le piattaforme l’hanno scampata bella.

🟡 Un viaggio romantico nei bazaar tecnologici delle principali città in Asia, Sudamerica e Africa.

🟡 Visualizzare i propri sentimenti.

🟡 Il cemento ha dato vita al mondo moderno. Ora sta contribuendo a distruggerlo.

🟡 Verificare la teoria della relatività di Einstein con meno di 100 dollari.

🟡 Infine: la cultura dei beluga.

Ellissi - a meno di sorprese natalizie - ritorna nel 2023.

Se questa newsletter ti piace dillo a tutti quelli che ti conoscono, e che magari non conoscono me.

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