Il nonno fake, le «3 R» e altre notizie dal mondo delle notizie
Curiosità e cose meno amene dal Digital News Report 2024.
Ciao,
oggi su Ellissi esploriamo gli angoli più remoti del Digital News Report 2024, il rapporto annuale del Reuters Institute for the Study of Journalism di Oxford sullo stato del giornalismo digitale nel mondo, uscito in settimana.
Grazie a Datwave per avere scelto di sostenere questa puntata: la loro newsletter gratuita Surfing Through Innovation è una finestra sul mondo dell’innovazione, con interviste a esperte ed esperti. Non perdertela.
Buona lettura!
Valerio
Il nonno fake, le «3 R» e altre notizie dal mondo delle notizie
Il Digital News Report è ormai da anni una lettura imprescindibile per chi ha a cuore le sorti dei media e dell’informazione. Anche se a volte può rivelarsi piuttosto deprimente.
Guardando i principali elementi che emergono dal report 2024, uscito da pochi giorni, non c’è molto di cui rallegrarsi, infatti.
Per esempio, nel mondo sempre più persone scelgono di non informarsi e il numero di lettrici e lettori che pagano per le notizie non cresce.
Gli algoritmi dei social penalizzano l’informazione, mentre continua il crollo verticale di copie vendute dei quotidiani cartacei (in Italia: -37% in 5 anni).
Infine, la libertà dell’informazione a livello globale è sempre più minacciata da nuove leggi censorie o repressive.
Se è vero che le tendenze generali sono la somma dei mercati locali, è altrettanto vero ogni Paese ha però la sua specificità — la sua piccola o grande storia da raccontare.
Per questo sono andato a spulciare tra le schede dei 47 Stati presi in esame alla ricerca di spunti curiosi, novità interessanti e segnali d’allerta.
Notizie - talvolta positive, talvolta negative - che però ci permettono di guardare oltre ai dati generali e che sono a loro modo tutte interessanti.
Eccole.
Giocare un altro sport, in Spagna 🇪🇸
Relevo è l’ultimo arrivato tra i media sportivi digitali spagnoli. Lanciato nel 2022, è di proprietà del gruppo editoriale Vocento. La testata ha fatto parlare di sé non solo per come utilizza i social (e cioè molto bene) ma anche per gli approfondimenti e le inchieste che pubblica. È stata proprio Relevo, nel 2023, a denunciare per prima lo scandalo di molestie sessuali di cui si è reso protagonista Luis Rubiales, allora presidente della Federcalcio spagnola.
La stampa è straniera, in Croazia 🇭🇷
Buona parte dei media croati non sono davvero… croati. Due canali televisivi seguitissimi nel paese balcanico come N1 e Nova sono stati comprati dalla società olandese United Group, mentre la televisione RTL è della Central European Media Enterprises (CME), un’azienda ceca. Anche il giornale 24 Sata, tra i più diffusi del paese, è di proprietà straniera: il suo editore è il conglomerato austriaco Styria Media Group.
La fine dell’offline, in Canada 🇨🇦
Da quando nell’autunno scorso ha chiuso Publisac, un popolare servizio di consegna porta-a-porta in Ontario e Québec, decine di giornali locali hanno deciso di cessare le proprie pubblicazioni cartacee. Publisac garantiva infatti una delivery capillare e funzionante che non sarà rimpiazzata. Molti gruppi editoriali hanno deciso di diventare digital-only, optando per pesanti misure di contenimento dei costi che hanno portato a centinaia di licenziamenti.
Il primo centomila, in Sudafrica 🇿🇦
News24, la testata giornalistica online più letta del Sudafrica, a gennaio 2024 ha superato il traguardo dei 100.000 abbonati digitali. È il primo giornale africano a varcare questa soglia.
La censura delle «3 R», in Malesia 🇲🇾
Il governo malese sta cercando di inasprire le leggi per impedire la libera circolazione delle informazioni sui social. In particolare, i contenuti soggetti a censura sono quelli che parlano di temi legati alle cosiddette «3 R»: razza, religione e royalty (la monarchia). Il governo ha richiesto la rimozione di oltre 50.000 post definiti «dannosi» a TikTok e Meta solamente nel primo trimestre di quest’anno.
Notizie su TikTok per tutte le generazioni, in Messico 🇲🇽 e Perù 🇵🇪
In Centro e Sudamerica crescono le voci giornalistiche indipendenti sui social. In Messico ha fatto scalpore l’ascesa di Gerardo Vera, studente 19enne, che da anni informa le nuove generazioni su TikTok e oggi ha oltre 2 milioni di follower. In Perù il caso più eclatante è quello di Fernando Llanos, navigato reporter televisivo, che dopo il licenziamento ha deciso di coltivare il proprio media brand personale sulla piattaforma spiegando le news in 90 secondi, e che oggi ha raccolto 700mila seguaci.
L’IA conduttrice radio e tv, in Repubblica Ceca 🇨🇿
A partire dal 2023, l’emittente radiofonica commerciale Expres FM ha iniziato a sperimentare con dei «conduttori sintetici» generati con l’intelligenza artificiale per leggere le notizie in onda, soprattutto quelle locali. A gennaio 2024, poi, anche il canale televisivo Brno 1 ha annunciato che utilizzerà avatar artificiali per condurre parte dei propri telegiornali.
Il nonno nostalgico, in Indonesia 🇮🇩
A febbraio il nuovo presidente indonesiano, Prabowo Subianto, ha vinto le elezioni grazie a una campagna social che ha utilizzato immagini generate dall'intelligenza artificiale. Di grande successo è stato l’utilizzo di un avatar che ritrae l’ex generale come un «gemoy», un nonno ballerino ad alto tasso di cuteness, creato per fare breccia tra le elettrici donne e i giovani. Si è trattato di un cambio radicale nella strategia per Subianto, abituato a una comunicazione improntata sull’ipermascolinità e sul nazionalismo, volto anche a «edulcorare» le accuse di violazioni dei diritti umani e della libertà di stampa a lui rivolte negli anni.
La prossima «Spotify per le news», in Finlandia 🇫🇮
La startup finlandese Briif seleziona ogni giorno articoli interessanti da giornali e riviste e li trasforma in audio grazie agli accordi sottoscritti con alcune testate, tra cui il Financial Times. Il suo pubblico di riferimento è giovane e prevalentemente femminile e il costo dell’abbonamento è di 11,99 euro al mese o 99,99 euro all'anno. La startup ha annunciato la prossima espansione in altri mercati europei.
La data di scadenza dei giornali, in Irlanda 🇮🇪
L'amministratore delegato di Mediahuis Ireland, Peter Vandermeersch, che pubblica tra le altre l'Irish Independent, ha annunciato un ambizioso piano chiamato «Digital-only 2030»: entro quella data l’azienda cesserà le versioni cartacee di molti dei propri quotidiani durante i giorni feriali, dal lunedì al venerdì. Mediahuis, che ha il proprio quartiere generale in Belgio, è l’editrice di oltre 30 testate in tutta Europa.
La crisi dell’IVA, in Norvegia 🇳🇴
TV 2 Direkte, la seconda televisione del paese, ha messo in azione importanti tagli al personale. L'azienda ha attribuito la decisione all'aumento dei costi di produzione dei contenuti e all'inasprimento della concorrenza, ma è probabile che sia legata anche all'introduzione dell'IVA sulle notizie video — una legge introdotta nel 2022. La misura nasceva per «punire» i servizi di streaming come Netflix, ed evitare che beneficiassero dell’esenzione dalla tassa sul valore aggiunto solitamente applicata agli articoli e alle fotografie. Come conseguenza diretta della legge, TV 2 quest’anno dovrà pagare circa 13 milioni di euro al fisco.
Fammi sapere cosa ne pensi.
Alla prossima Ellissi
Valerio
Surfing Through Innovation è la newsletter di Datwave, nuova azienda della multinazionale BIP, che esplora tecnologie, tendenze e innovazioni del mondo digitale.
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Tra gli argomenti approfonditi ci sono Cloud, Intelligenza Artificiale, MarTech, Data, Machine Learning e altro ancora.
Questo è un estratto dall'intervista in uscita oggi con Simona Maschi, CEO e co-founder del Copenhagen Institute of Interaction Design, intitolata “Shaping our future, from sustainability to regeneration”:
“The advent of digitalization and instantaneous data processing permits direct engagement with end-users, enabling the incorporation of real-time feedback to tailor offerings more effectively to public demand and expectations.”
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Nella mia reading list
🟡 La finta CNN creata dallo Stato Islamico.
🟡 Il Washington Post è in crisi e sta pensando di rifarsi il look.
🟡 Riflessioni sul senso e il ruolo della curatela digitale.
🟡 Il gioco della banana che spopola su Steam.
🟡 Come il jpeg è diventato il formato immagine dominante su Internet.
🟡 La Silicon Valley si sta spostando sempre più a destra?
🟡 Tu quoque, Quora!
«Riavviare il sistema»
Se ti stanno a cuore temi come il nostro rapporto con la tecnologia e il futuro della rete, ne ho parlato in un libro intitolato «Riavviare il sistema. Come abbiamo rotto Internet e perché tocca a noi riaggiustarla», pubblicato da Chiarelettere.
A presto!
v.
L’IA conduttrice radio e tv in Repubblica Ceca è una cosa che trovo deprimente. Non sono una detrattrice, se usata bene (anch’io ho integrato l’uso dell’intelligenza artificiale su certe cose e a piccole dosi la apprezzo), ma l’idea di sentir commentare le cose da qualcosa di sintetico mi farebbe passare la voglia di seguirle.
Già adesso su YouTube salto a piè pari i video raccontati con voce artificiale, anche se l’argomento mi interessa.
Io cerco la connessione con altri esseri umani, è il valore aggiunto di cui sento la necessità, soprattutto online.